Steppa mediterranea 130-365

Una delle mie più grandi voglie, fotograficamente parlando, è comunicare le sensazioni procuratemi dai paesaggi e dalla natura dei monti iblei.  Nella foto di oggi trovo quella certa affascinante desolazione di questi ambienti modellati da secoli di pascolo sino a ridurli, almeno d’estate, ad una distesa di cardi spinosi, ad una steppa per l’appunto. Mi fa provare qualcosa di ancestralmente primitivo, di immobilità sospesa: la piana, e i rilievi la circondano, seppure in pieno territorio calcareo, fanno emergere le lave di un vulcano estintosi molto prima dell’apparire dell’etna; le vacche al pascolo, calme, sottolineano il temporaneo arrestarsi del caos. Ed è come se tutte le contraddizioni fossero armonizzate dall’odore delle erbe secche aromatiche.

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